AEBERSOLD VOLUME 1 JAZZ GUITAR ITALIANO CD TABLATURE CHITARRA METODO SPARTITI

 

 

 

Aebersold vol. 1 - Jazz Guitar Edizione italiana
Autore/i: Jamey Aebersold
Traduttore/i : Massimiliano Chiaretti
Formato: Libro + CD audio
Pagine: 128
 

Questo testo, essendo l’adattamento per chitarra del primo volume della collana di riferimento più importante e diffusa nel mondo, vi aiuterà a veicolare l’approccio di pensiero applicato alla didattica dello strumento principe del Jazz, ovvero il sassofono, verso l’intuizione applicativa sulla chitarra.

 

Attraverso un percorso logico e graduale agevolerà la ricerca del chitarrista moderno nel fare i primi passi verso le sonorità tipiche del linguaggio improvvisativo.

 

Adattamento chitarristico, a cura di Corey Christiansen,

del famoso Volume 1 - Jazz: Come suonare e improvvisare

Traduzione di Massimiliano Chiaretti

Supervisione di Alex Stornello

 

Nota all’edizione italiana
A cinquant’anni dalla pubblicazione del primo volume della collana “Jamey Aebersold - Play-A-Long”, ho
il piacere di tradurre quest’opera, ovvero l’adattamento chitarristico del suddetto libro Volume 1 - Jazz: How To
Play and Improvise (edito in lingua italiana da Volontè & Co.) ad opera di Corey Christiansen, ed uscito in lingua
originale nel 2012 con il titolo “Jazz Guitar - Volume 1”.
  Come sempre quando ci si trova di fronte ad un’opera di così ampio respiro e dalle infinite applicazioni sulla
chitarra, è molto importante, soprattutto per i musicisti meno esperti, poter studiare su un manuale pensato per i
chitarristi. Nel fare questo adattamento Corey traccia un primo approccio, a livello di forme e diteggiature, ma
invita lo studente ad esplorare e ad inventare nuove possibilità.
Gli argomenti trattati nell’opera originale li ritroviamo rielaborati e pensati per un percorso chitarristico con
l’aggiunta di un interessante capitolo sul comping. Allo studente particolarmente interessato a questi aspetti
consiglio la consultazione di un altro adattamento chitarristico, ad opera di Mike Di Liddo, dei volumi Aebersold,
ovvero il libro “Volume 54 - Maiden Voyage, Voicings per Chitarra” edito in lingua italiana da Volontè & Co.
Nel tradurre quest’opera si è cercato volutamente di rimanere il più vicino possibile alla traduzione italiana
del suddetto Volume 1 - Jazz: How To Play and Improvise per garantire la massima continuità e per facilitare i
collegamenti tra i due testi, quello generico e questo specifico per i chitarristi, in eventuali percorsi didattici
I termini che non hanno una diretta traduzione nella nostra lingua sono stati volutamente lasciati in inglese,
evitando così lunghe e superflue parafrasi. Questi vocaboli sono riportati in corsivo, e al singolare nel testo, ad
eccezione di quelli di uso molto comune come, ad esempio, “walking” o “voicing”. Le parole inglesi ormai di
uso comune anche in italiano, come ad esempio “range” sono state talvolta tenute in inglese per evitare fastidiose
ripetizioni. Ho ritenuto utile riportare qui una breve spiegazione del significato dei termini non tradotti.
Beat: movimento o pulsazione.
Climax: indica o il picco espressivo o il punto chiave di una sezione, o del brano.
Chorus: nel gergo jazzistico indica il giro armonico, spesso utilizzato per improvvisare. In origine era la parte
della canzone successiva alla strofa.
Comping: nel gergo jazzistico si intende accompagnamento.
Ear training: attività di sviluppo della capacità di riconoscimento, attraverso il senso dell'udito, degli elementi
che compongono la musica.
Feel: termine che può avere significati leggermente diversi e quindi di difficile traduzione letterale. Può indicare
il portamento, un sentimento o una ambientazione.
Lick: breve frase melodica che può corrispondere ad un inciso o ad una semifrase.
Neighboring chromaticism: in pratica, scelta una nota detta base, si tratta di salire cromaticamente alla nota diatonica
più vicina e quindi ritornare sulla nota base. Questo può essere eseguito anche usando la chiusura cromatica inversa
che, invece, discende dalla nota base fino al grado diatonico inferiore per poi ritornare alla nota di partenza.
Pattern: modello melodico, armonico o ritmico.
Pick-up: tradotto talvolta in italiano con il termine informale lancio, sta ad indicare la frase di inizio di una
improvvisazione che inizia a cavallo tra i chorus.
Vamp: breve sezione ritornellata più volte, solitamente con pochi accordi e obbligati ritmici.
Nella traduzione di questo volume si è preferito usare la nomenclatura anglosassone per le sigle accordali e quella
italiana per le singole note (anche se riferita ad un accordo, ad esempio, “triade maggiore di La”, mentre, ad
esempio, “triade di Eb ” sta ad indicare triade maggiore di Mib), e per le scale.
Si ringrazia Erica Salomoni, Alex Stornello e Lorenzo Tomelleri per la preziosa collaborazione.
Massimiliano Chiaretti

 

 

 

PREFAZIONE DI ALEX STORNELLO
  Questo testo, essendo l'adattamento per chitarra del primo volume della collana di riferimento più importante
e diffusa nel mondo, vi aiuterà a veicolare l'approccio di pensiero applicato alla didattica dello strumento principe
del Jazz, ovvero il sassofono, verso l'intuizione applicativa sulla chitarra.
Attraverso un percorso logico e graduale agevolerà la ricerca del chitarrista moderno nel fare i primi passi verso
le sonorità tipiche del linguaggio improvvisativo.
Molti miei studenti, ormai di fama internazionale, hanno definito attraverso le pagine di questo volume le radici
fondamentali utili a sviluppare i loro talenti.
Buon Studio!!!
Alex Stornello

 

 

Leggi prima questo ........................................................ 2
Cervello: emisfero destro - emisfero sinistro.................. 2
Introduzione .................................................................... 3
Guida all’uso................................................................... 7
Una guida per esercitarti su ogni scala,
 Accordo, Pattern o Idea ............................................... 9
Ascolti suggeriti - Chitarristi jazz ................................. 11
Come iniziare a suonare con il CD ............................... 12
Swing ed esercizi con le crome..................................... 23
Iniziare ad Improvvisare ............................................... 32
Cose da tenere a mente ................................................. 34
Check list ...................................................................... 35
Estendere il registro ...................................................... 36
Sviluppare la creatività ................................................. 37
Cominciare una frase o una melodia............................. 38
Fondamenti musicali da tenere a mente
 mentre si improvvisa.................................................. 39
Cosa significa davvero “ascoltare”?.............................. 39
Procedura per memorizzare le scale e gli accordi
 di qualsiasi pezzo ....................................................... 40
I movimenti 1 e 3 sono i più importanti
 nella costruzione delle melodie.................................. 41
Raccolte di assoli trascritti raccomandati ..................... 41
La scala bebop............................................................... 42
Costruzione delle scale bebop....................................... 42
Ear training.................................................................... 45
La scala pentatonica ed il suo uso................................. 46
Scale pentato niche contenute
 nelle scale maggiori ................................................... 50
Cromatismo................................................................... 51
Suonare il blues............................................................. 58
La scala blues ed il suo uso........................................... 63
Le dodici scale blues..................................................... 64
Il blues: conclusioni ...................................................... 65
Chitarra jazz - Registrazioni famose............................. 65
Temi blues..................................................................... 66
Accordi di settima ......................................................... 68
Tempo e feeling............................................................. 69
Sviluppo melodico - Tensione e riposo......................... 70
Ulte riori risorse ............................................................ 72
Elementi che producono tensione ................................. 73
Elementi che producono riposo (rilassamento)............. 73
Scale relative e modi..................................................... 74
Scale contenute nella scala maggiore .............................. 75
Punti da tenere a mente quando si improvvisa.............. 75
La pronuncia: come esprimere meglio se stessi............ 76
Comping (accompagnamento)...................................... 80
Scale maggiori, di dominante e minori......................... 85
Le 12 scale maggiori (modo ionico) dalla tonica alla 9a ... 85
Le 12 scale di dominante (modo misolidio)
 dalla tonica alla 9a ...................................................... 86
Le 12 scale minori (modo dorico) dalla tonica alla 9a
......... 87
Scala Esatonale (a toni interi) ....................................... 88
Scala Diminuita............................................................. 88
Scala Diminuita a toni interi (alterata o superlocria).... 89
Scala Semidiminuita ..................................................... 90
Dieci pattern di base - Esercizi preparatori........................ 91
Circolo delle quarte....................................................... 96
Esercizi e suggerimenti per le tracce del CD................ 97
F-7, E -7, D-7 (4 misure ognuno) ................................ 98
Cadenze di quattro misure (II /V/I)............................. 100
Ciclo di accordi di settima di dominante .................... 102
Da minore a dominante (II/V7)................................... 104
Tracce CD play-a-long................................................ 105
1. Note di intonazione .......................................... 105
2. F-7, E -7, D-7: frasi da 8 misure ...................... 105
3. F-7, E -7, D-7: frasi da 4 misure ...................... 105
4. Vari accordi minori: frasi da 8 misure............... 106
5. Vari accordi minori: frasi da 4 misure............... 107
6. Cadenze da 4 misure ......................................... 107
7. Blues in Si ....................................................... 108
8. Blues in Fa ........................................................ 109
9. Ciclo di dominanti............................................. 110
10. Brano di 24 misure............................................ 111
11. Da minore a dominante (II/V7)......................... 112
Imparare un brano....................................................... 113
Lista di brani per iniziare ............................................ 114
Lista standard jazz....................................................... 115
Nomenclatura.............................................................. 116
Accordi di settima di dominante:
 l’albero della scelta delle scale ................................ 117
Introduzione al sommario delle scale ......................... 118
L’appello dello studente di musica.............................. 120
Discografia essenziale................................................. 121

 

 

 

Leggi Prima Questo:

 

  Questo libro contiene molte informazioni e non ci si aspetta che tu lo legga tutto d’un fiato, correndo tra le sue
pagine. Prendi tutto il tempo necessario senza preoccuparti del fatto di non andare veloce attraverso il materiale e
le idee che presento. Ci sono voluti anni per raccogliere la conoscenza che hai adesso tra le mani. Non aspettarti
quindi di assimilare e digerire tutto in una notte.
  Chiaramente la conoscenza è una cosa, essere in grado di applicarla un’altra. Quindi, sebbene questo libro
ti trasmetterà la conoscenza e la comprensione di cui hai bisogno, ricorda che solo mettendola in pratica,
rendendo la conoscenza effettiva, gli altri potranno apprezzarla. In generale i fatti parlano più delle parole e
questo è più che mai vero nella musica: in questo campo un esempio suonato dice più cose di tanti discorsi.
Io posso aiutarti ad essere un musicista più completo liberando la SORGENTE CREATIVA che risiede nella tua mente.
Ogni cosa in questo libro è stata estrapolata dal percorso storico musicale del jazz. Qualsiasi cosa in
esso contenuta può essere sentita e (ri-)trovata nella musica, semplicemente ascoltando. La musica
parla da sé. Ascolta e divertiti.
Cervello: Emisfero Destro - Emisfero Sinistro
(Apparso per la prima volta nel “Volume 47 - I Got Rhythm”)
I jazzisti hanno sempre sentito la musica prima di tutto nella loro testa, lavorando successivamente per suonare
queste idee sul proprio strumento. A tal fine è di certo fondamentale conoscere le scale e gli accordi (arpeggi) e
la relativa diteggiatura sul proprio strumento, tuttavia non commettere l’errore di passare la vita sui fondamenti
senza mai prendere il tempo per divertirti FACENDO MUSICA. Qualche volta, suonando, dimentichiamo di
equilibrare tra l’imparare scale, accordi, diteggiature, tecnica, ecc… e la gioia di suonare una semplice melodia
che sentiamo nella nostra testa.
I musicisti di maggior successo sono quelli che riescono a bilanciare tra la conoscenza analitica, legata
all’emisfero sinistro, e la creatività, relativa a quello destro. Suonando infatti solo ad orecchio (emisfero destro),
sarai limitato a quello che già conosci e hai suonato, mentre ponendo troppa attenzione al solo emisfero sinistro
potresti finire per suonare come una macchina, in maniera precisa, formalmente corretta, ma risultare tuttavia
arido e per nulla originale o coinvolgente.
Iniziando a lavorare con le varie tracce registrate sul cd allegato al libro, ti suggerisco di usare un approccio
che permetta di utilizzare entrambi i lati del tuo cervello. La parola chiave qui è cooperazione, cooperazione con
te stesso: da un lato, esercitati su scale, accordi, patterns e lick per acquisire così la libertà di poterti muovere
senza effettivamente pensare alla struttura armonica della traccia, dall’altro, al tempo stesso, sii spontaneo,
creativo, sorprendente, inventivo e prenditi delle libertà mentre suoni. Per tutto il tempo ascolta attentamente
quello che senti nella tua testa, quindi tenta di analizzarlo e suonarlo con la dovuta articolazione ed il dovuto
feeling. L’obiettivo è quello di far lavorare insieme entrambe le parti del cervello, in armonia l’una con l’altra.
Dato che esiste una grossa divergenza nel modo in cui i jazzisti professionisti scrivono i simboli degli
accordi e delle scale così come altre strutture usate nel “linguaggio jazz”, vai ORA alla pagina sulla
NOMENCLATURA ed inizia a familiarizzare con essa. Ti sarà di beneficio per tutto il libro. Detto
semplicemente, ogni simbolo di un accordo rappresenta sia un accordo che una scala, la pagina sulla
nomenclatura ti mostrerà i vari tipi di accordo/scala (scelte) e i loro simboli abbreviati.
 

 

INTRODUZIONE
Non ho mai conosciuto una persona che non potesse improvvisare! Ne ho conosciute molte invece che pensano
di non poterlo fare. È la tua testa a costruisce la realtà circostante e quello che pensi… ottieni. Un atteggiamento
mentale positivo contribuisce molto al successo nell’improvvisazione.
È stato spesso detto: “Il jazz non può essere insegnato”. Io stesso e molti altri, invece, abbiamo fatto proprio
questo per anni. Nonostante i diversi aiuti disponibili sul mercato il principiante può farsi false idee o confondersi:
quando questo libro/cd venne pubblicato per la prima volta nel 1967, molti pensarono che comprandolo sarebbero
istantaneamente diventati dei grandi jazzisti, naturalmente è richiesto di più che semplicemente comprare un
libro per suonare bene, ma se digerisci attentamente il contenuto di questo libro, sono certo che otterrai molte
gratificazioni dai tuoi progressi musicali. Qui ci sono diversi ingredienti atti a creare un buon musicista jazz:
1) Desiderio di Improvvisare.
2) Ascolto di musica jazz attraverso dischi e concerti dal vivo.
3) Un metodo di studio: cosa e come esercitarsi!
4) Una sezione ritmica con la quale esercitarsi e improvvisare.
5) Autostima e disciplina.
I jazzisti usano diversi ingredienti fondamentali quando improvvisano, alcuni di questi fondamenti sono
presenti in questo volume affinché tu possa iniziare a liberare la musica che è attualmente chiusa tra i confini
della tua mente. Gli ingredienti di base in musica sono Scale e Accordi in aggiunta a Suoni e Silenzi.
Se dessi un’occhiata ad una qualunque trascrizione di un assolo, di qualsiasi periodo storico, troveresti una
grande presenza di frasi che utilizzano scale, accordi, pattern diatonici, passaggi cromatici, salti intervallari, pause e
molti altri comuni espedienti musicali. Il jazz, quindi, non è una cosa mistica e certame
4 5
Conosco persone che hanno suonato tutti gli esercizi di questo libro, in tutte le tonalità, prima di tentare
di improvvisare con le prime tracce del cd. Io non sono di questo avviso, dato che l’obiettivo principale
è improvvisare e non suonare esercizi. Come potrai notare, le prime tracce del cd contengono progressioni
armoniche che usano solo pochi accodi/scale e ogni scala viene suonata per quattro o otto battute prima che si
passi alla successiva.
Nell’approcciare l’improvvisazione, ti consiglio prima di cantare sulle basi registrate e dopo suonare lo
strumento. Chi ha compreso il principio dell’improvvisazione e non vuol lavorare sugli esercizi, potrà tuffarsi
direttamente nella musica e iniziare ad improvvisare usando come guida gli accordi/scale evidenziate per
ciascuna traccia.
Suggerimento: assicurati di contare i movimenti per battuta nella tua testa, tenendo traccia di quante battute
hai suonato in modo da andare in tempo al successivo accordo/scala. Ogni scala ha la sua armatura di chiave con
il numero di diesis e bemolle designati, tenta di memorizzarli in maniera da poter staccare gli occhi dalla pagina
scritta e concentrarti sul fare musica. Niente Panico!!!
Semmai dovessi perderti, usando le orecchie e gli occhi potrai, con molta probabilità, tornare in posizione
nella traccia. Basta ascoltare. Il cambio di accordo (cambio di scala) usualmente è evidente ed è sottolineato da
un leggero accento della batteria sui piatti, sulla cassa o sul rullante. I batteristi normalmente ci aiutano a stare
nel pezzo sottolineandone la struttura e dividendola in frasi da quattro o otto battute. I due blues sul cd hanno una
struttura di 12 battute che può essere pensata divisa in tre frasi da quattro battute ciascuna. Nelle pagine relative
alle strutture armoniche dei brani, il numero di chorus è scritto a destra del nome della traccia.
I jazzisti si riferiscono all’armonia di un pezzo come ai “cambi”, oppure agli “accordi”, o ancora alla
“progressione armonica”. Tutti questi termini si riferiscono alla progressione dei vari accordi/scale contenuti nel
brano. I simboli degli accordi determinano anche le scale da usare durante l’improvvisazione. Per tua utilità ho
provveduto a scrivere le necessarie scale per tutte le tracce sul cd, scrivendo con note piene i gradi degli accordi,
differenziandoli così dagli altri gradi della scala.
STRUMENTI
Scale, Accordi (Arpeggi), Suoni, Articolazione, Immaginazione, Intuizione, Desiderio di Creare, Ritmo, Feeling.
RISULTATI OTTENUTI LAVORANDO CON GLI STRUMENTI
Musica, Divertimento, Comunicazione, Autostima, Armonia (in tutti i sensi!) e Canali per la Creatività.
MENTE
La mente è stata fatta in modo da essere la tua migliore amica.
Troppo spesso agiamo come se qualcun altro controllasse la nostra mente, non noi.
Il Jazz, l’improvvisazione, richiedono che TU usi la tua testa e di conseguenza mieta
le future ricompense per la tua creatività. È naturale. La musica complementa la mente.
La musica è un fondamento universale.
Nella pagina seguente trovi un diagramma accordale (o semplicemente diagramma, N.d.T.). Viene utilizzato
per mappare e spiegare accordi e scale sulla tastiera della chitarra. Le linee verticali rappresentano le corde, mentre
quelle orizzontali rappresentano i tasti. I diagrammi sono molto utili in quanto mobili, ovvero è il numero posto
a lato di un tasto ad indicare la posizione del manico in cui suonare la scala o l’accordo rappresentato. Il
marcatore a forma di rombo rappresenta la tonica o la fondamentale (note che hanno lo stesso nome della scala o
dell’accordo).
4 5
Dato che la chitarra è disposta verticalmente su due ottave è molto importante che i chitarristi imparino a
suonare le scale e gli arpeggi su un’ottava per volta. Ciò rende più facile visualizzare la chitarra e utilizzare
ed imparare le scale in modo più musicale e meno meccanico. È piuttosto facile essere travolti dalle svariate
diteggiature con cui è possibile eseguire una scala di una o più ottave. Sebbene siano qui presentate tre o quattro
forme di scala di un’ottava avremo solo due forme di sviluppo a due ottave. Queste sono dette forme mobili. Per
ogni scala presentata c’è una forma che inizia con il primo o con il secondo dito e una forma che inizia con il terzo
o con il quarto dito della mano sinistra. Dato che queste forme sono mobili esse dovrebbero essere suonate su
ogni gruppo di corde presentato. La tabella qui di seguito mostra le toniche Unote che danno il nome alla scala)
di ogni corda.
Toniche sulla prima e sesta corda
0 1 3 5 7 8 10 12
E F G A B C D E
Toniche sulla quinta corda
0 2 3 5 7 8 10 12
A B C D E F G A
Toniche sulla quarta corda
0 2 3 5 7 9 10 12
D E F G A B C D
Toniche sulla terza corda
0 2 4 5 7 9 10 12
G A B C D E F G
Toniche sulla seconda corda
0 1 3 5 6 8 10 12
B C D E F G A B
Una volta padroneggiate queste forme a singola ottava è possibile combinare due forme per suonare così scale
su due ottave. Assicurati di mescolare, abbinare e anche manipolare le forme base, affinché l’intera tastiera venga
esplorata. Questo processo assicurerà al chitarrista la capacità di suonare qualsiasi scala in ogni tonalità, ovunque
sulla tastiera. Le forme estese e la tastiera possono così essere padroneggiate tramite la semplice combinazione
di piccole forme a singola ottava.
Pattern a singola ottava (i numeri tra parentesi indicano una diteggiatura opzionale)
il numero a lato dei tasti
indica la posizione.
corde
tasti
6 7
Le tre scale principali maggiormente utilizzate da chi inizia a studiare l’improvvisazione jazz sono la scala
maggiore (precedentemente mostrata), la scala dorica (una scala minore che suona bene sugli accordi minori) e la
scala misolidia. La scala dorica e quella misolidia vengono mostrate qui di seguito. Assicurati di conoscere bene
le forme ad una ottava prima di passare a quelle a due ottave. Gli esercizi presenti in questo libro ti aiuteranno
a padroneggiarle. Inoltre, mentre ti esercitati con gli esercizi del libro, assicurati di non usare solamente la
diteggiatura riportata nella tablatura. Non avere paura di applicare quelle forme che ti porteranno ad usare
diteggiature meno usuali e a suonare in posizioni meno usuali sulla tastiera.
Pattern a singola ottava (Scala dorica)
Pattern a due ottave
Pattern a singola ottava (Scala misolidia)
Pattern a due ottave
Pattern a due ottave
6 7
Guida all’uso
Dato che questo è un libro con cd play-a-long, abbiamo la necessità di aprirlo e iniziare a suonare con le basi
musicali fornite. Prima di farlo, vai alla sezione Tracce cd Play-a-Long (vedi l’Indice) e guarda la progressione
armonica della prima traccia musicale (traccia 2).
Noterai che ho scritto sotto i simboli di ogni accordo (ad esempio vedi pagina 105) la relativa scala dalla tonica
alla 9a
. La tonica (root in inglese) è la prima nota di ogni scala, le note piene rappresentano i gradi dell’accordo.
Solitamente i gradi accordali di un qualsiasi accordo sono: I, III, V, VII e IX grado della scala relativa. Dato che
i jazzisti hanno sempre usato scale e accordi nella costruzione delle improvvisazioni nei loro soli, è naturale
imparare con un certo zelo entrambe queste strutture musicali. Un accordo completo contiene i seguenti gradi
della relativa scala: I, III, V, VII, IX, XI, XIII: questi sono a ben vedere tutti i gradi della scala. Alle scale
attribuiamo un carattere orizzontale mentre agli accordi verticale.
1 C
13 A
11 F
9 D
7 B
5 G
3 E
1 C D E F G A B C D E F G A B C
1 2 3 4 5 6 7 1
(8)
9 10 11 12 13 14 15
1 3 5 7 9 11 13
Riferendoci alle pagine in cui sono rappresentate le strutture armoniche delle tracce sul cd (vedi pagina 105),
vediamo che sotto ogni accordo/scala c’è un numero che rappresenta le battute per le quali dura la data armonia nel
brano. Come puoi vedere, molti pezzi sono costituiti da frasi di quattro e otto misure, cerca di sentire e percepire
le progressioni in blocchi di 4 battute anziché in singole battute. In poco tempo diverrà un’abitudine e non dovrai
più pensare alla divisione in quattro o otto misure: essa sarà una tua parte integrante e le tue improvvisazioni
saranno meno rigide e più scorrevoli. Se siete in due o più persone ad esercitarvi, fate a turno alternandovi l’un
l’altro in maniera che ognuno inizi a suonare puntando ad una nuova scala quando essa appare. Pensa alle frasi
di otto battute come costituite da due frasi di quattro battute oppure da quattro frasi di due battute.
In questo libro, generalmente, userò il segno meno (p.es. C- o C-7) per denotare un accordo/scala minore, il
segno matematico delta, ovvero un triangolino (p.es. C∆) per denotare l’uso di un accordo/scala maggiore, un
sette dopo una lettera maiuscola indicherà la settima di dominante (p.es. C7) ed infine un cerchio attraversato da
una linea si riferirà a un accordo/scala semidiminuito (p.es. Cø).
Metti il cd sulla traccia 2 e ascolta l’accompagnamento della sezione ritmica. Segui il brano sul libro per essere
sicuro di tener traccia delle battute e di riuscire effettivamente a sentire quando i musicisti passano dal primo
accordo/scala minore alsecondo ed infine al terzo. La sezione ritmica suonerà questi tre accordi nello stesso ordine
per un totale di quattro volte e dopo si fermerà sul punto coronato (U): questo conclude l’accompagnamento
registrato del primo brano.
Ascolta alcune tracce prima di iniziare a suonare. Osserva la progressione armonica mentre la ascolti e tenta
di cantare toniche, scale, accordi, pattern, ecc… sulla base registrata. Assicurati di sapere dove si trova la
sezione ritmica per tutto il tempo: questo processo è chiamato stare nel pezzo ed imparare la struttura. Se ti
perdi, ascolta e se continui a non sapere dove ti trovi nella traccia, metti da capo la base.
Ogni simbolo rappresenta sia una scala
sia un accordo. La musica occidentale è
costruita su scale e accordi.
note
dell’accordo
gradi
accordo
Scala di Do maggiore - Orizzontale
8 9
A nessuno piace perdersi, acquisire un senso interno della struttura è molto importante per le persone creative e permette
di evitare di perdersi. Tutti possono acquisirlo e sapere dove ti trovi nella struttura di un pezzo ti dà più sicurezza.
Il quarto grado di un accordo/scala maggiore o di dominante contiene molta tensione e per questo normalmente
non è enfatizzato, venendo invece solitamente usato come nota di passaggio tra il terzo ed il quinto grado della
scala. Quando ti trovi su accordi maggiori o di dominante, non terminare una frase sul quarto grado, provaci e
sentirai cosa intendo. Va bene invece enfatizzare il quarto grado su accordi minori o semidiminuiti.
Supera la paura con la conoscenza.
La conoscenza preliminare delle scale maggiori, minori, di settima di dominante e gli accordi è preferibile ma
non essenziale. Se ancora non le padroneggi, memorizza gradualmente queste scale (sono mostrate a pagina 85, 86 e
87), il Volume 24 - Major & Minor (ed. italiana a cura di Volontè & Co.) è un aiuto eccellente in tal senso. Osserva
che una scala minore (dorica) ha le stesse note della scala maggiore la cui tonica si trova un tono sotto la tonica della
scala minore stessa. Ad esempio: la scala di Fa- è la stessa di Mib maggiore (3 bemolli in chiave), quella di Re- è
la stessa di Do maggiore (nessun diesis o bemolle), quella di La- è la stessa di Sol maggiore (un diesis) (l’autore
quando parla di scala minore sottintende la relazione scala/accordo, ovvero la scala che usiamo per l’accordo minore
settima, quindi la scala dorica, N.d.T.). Vedi il paragrafo Scale Relative e Modi a pagina 24, la comprensione di come
le scale sono legate tra loro è di grande aiuto perché ti mostra come la diteggiatura sia la stessa per molte di esse e
questo rende il tuo lavoro più semplice.
Alcune persone potranno sentirsi più a proprio agio con una delle due tracce relative al Blues. Se hai già
improvvisato su un Blues (forse a scuola), questo può essere un buon punto da cui partire. Vedi il paragrafo sul
Blues (pagina 58).
Assicurati di dare un’occhiata ai Dieci Pattern di Base a pagina 91 fino a pagina 95. È una sezione molto
importante, collegata con il capitolo sull’improvvisazione. Anche i professionisti usano questo tipo di approccio
quando incontrano un nuovo pezzo musicale. Questo dà a loro la possibilità di rivedere in maniera ordinata ogni
accordo/scala del pezzo cosicché, quando improvviseranno, avranno già in qualche modo familiarizzato con la
sequenza armonica del brano.
Ogni scala minore impiegata sul cd e negli esempi musicali è nel modo Dorico. Ho scelto questa scala perché
è usata estensivamente, da anni, nel jazz e nella musica pop. Questo modo minore sarà chiamato scala per tutto
il libro. Spesso vedrai il segno meno (-) usato per denotare un accordo o una scala minore, per esempio F- sarà
lo stesso di Fmi7, Fmi, F-7 o F-9, tutti significano la stessa cosa: improvvisa sulla scala di Fa minore. Vedi la
Nomenclatura a pagina 116 per altri esempi.
La separazione stereo su tutti i cd di questa serie permette di eliminare il canale della chitarra (canale destro)
ed esercitarsi con il basso e la batteria presenti sul canale sinistro. I bassisti potranno invece esaminare “Rufus
Reid Bass Lines from Volume 1 and 3 Recordings”, che contiene ogni nota che Rufus Reid suona insieme con
gli accordi notati su ogni battuta. Anche qui, i bassisti possono eliminare il canale sinistro delle registrazioni ed
esercitarsi con il piano e la batteria sul canale destro. Inoltre anche il libro Guitar Comping può essere una risorsa
molto utile per i chitarristi che vogliono incrementare la loro capacità nel comping.
Non esistono note sbagliate. Esistono solo scelte povere.
Quando prendi una nota sbagliata (scelta povera) spostati sopra o sotto di un semitono.
Sei sempre distante solamente un semitono da una nota giusta.
Diventa un bambino quando suoni la tua musica. DATTI DELLE POSSIBILITÀ ma ascolta attentamente.
Registrati e non aver paura di ascoltarti.

 

 

 

 

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